PASSAGGI INEVITABILI

Credo che prima o poi tutti noi, ogni singolo componente di questa terra, abbia un appuntamento con la storia. Con la propria storia. Che messa insieme a quella degli altri va a trovare un filo, un collegamento in più alla storia di un altro. E via dicendo. Fino a passare da ricordare quel singolo momento, epicale, come la miccia scatenante di una serie inevitabile di eventi necessari nella storia. E’ così che va. O che almeno dovrebbe andare. Pensate se il gesto di una persona fosse realmente utile a quello di un’altra, che poi lo tramuta in un altro ancora per un’altra persona e via dicendo. Tale da creare una unica comunità senza accorgecene. L’ideale! Ed il momento, il passaggio perché quell’evento avvenga; perché si arrivi all’appuntamento preparati. Quell’attimo prima in cui stai per uscire di casa, e mille volte ti guardi allo specchio per salutare il presente che sta per diventare passato, ogni secondo in più. Quel momento in cui più volte guardi negli occhi quella persona prima di un saluto per poi voltargli le spalle e salire su di un treno. Quei vari “prima di” hanno sempre il sapore della paura che trasmette adrenalina